In un Ferraris con oltre 55.000 spettatori, domenica 7 novembre 1976 si giocò la stracittadina Genoa-Sampdoria.
Al 15° minuto del primo tempo il blucerchiato Orlandi stese dentro la propria area l’avversario Castronaro. L’episodio fù chiaro per l’arbitro Menicucci che indicò subito il dischetto. Alla battuta si presentò Pruzzo che, con un tiro implacabile, mise la palla in
rete alle spalle di Cacciatori. La rivalità si accese a tal punto che il direttore di gara dovette espellere il blucerchiato Bedin, a causa delle sue vivaci proteste contro l’operato arbitrale.
Nella ripresa, anche se in superiorità numerica, il Genoa non riuscì a prendere le redini dell’incontro. All’11° il sampdoriano Tuttino servì un assist per il compagno De Giorgis, che non perse l’attimo e si diresse verso la porta rossoblu. Rosato, in ritardo, decise di provare a salvare la rete genoana deviando con un braccio il passaggio aereo. Menicucci fù inflessibile: calcio di rigore per la Sampdoria. Al dischetto Callioni calciò con potenza e Girardi potè solo sfiorare la palla che terminò dentro la rete.
Le squadre erano in parità e la Sampdoria si chiuse a riccio in difesa per salvare il risultato ottenuto, anche se Rizzo e Damiani andarono molto vicini al raddoppio. Poi arrivò il triplice fischio: il derby della Lanterna si concluse 1-1.