I NOVE SCUDETTI DEL GENOA

Il Genoa ha vinto un totale di nove scudetti, che la rendono la quarta squadra più titolata d’Italia dietro a Juventus, Inter e Milan. 

Tra i tanti primati del Genoa, oltre a quello di essere la prima squadra di calcio in Italia, c’è quello di essere stato il primo club a vincere un campionato nazionale. In questa carrellata di titoli andiamo a riepilogare le vittorie dei nove scudetti rossoblù

 







1898 - IL PRIMO SCUDETTO

La formazione: 

Spensley, Leaver, Bocciardo, Dapples, Bertullo, Le Pelley, Ghiglione, Pasteur, Ghigliotti, De Galleani, Baird.

 

genoa primo scudetto 1898È il maggio 1898: per celebrare i cinquant’anni della concessione dello Statuto Albertino, i regnanti d’Italia organizzano una serie di manifestazioni pubbliche. 

Tra esse rientrano diversi giochi sportivi, esibizioni di ginnastica, ed il primo campionato italiano di calcio. Partecipano quattro squadre: tre sono torinesi (Società Ginnastica Torino, F. C. Internazionale e Foot Bal Club Torinese) e la quarta è proprio il Genoa Cricket and Athletic Club. Il campionato si svolge in una sola giornata, con le semifinali al mattino e la finale nel pomeriggio.

 Il Genoa è sorteggiato con la Società Ginnastica Torino. La partita finisce 1-0 ed il Genoa nel pomeriggio affronta l’Internazionale di Torino, che ha vinto l’altra semifinale. Il Genoa vince 2-1 dopo i tempi supplementari ed entra nella storia come la prima squadra ad aver vinto.

1899 - IL SECONDO SCUDETTO

La formazione:

Ghigliotti, De Galleani, Spensley, Arkless, Edoardo Pasteur, Passadoro, Enrico Pasteur, Leaver, Deteindre, Agar, Dapples.

 

genoa scudetto 1899Nel 1899 la Federazione assegna al Genoa, in quanto campione d’Italia, l’onore (e soprattutto l’onere finanziario) di organizzare il secondo campionato di calcio, ospitando a proprie spese la finale e fornendo le apposite medaglie. 

Sono i primi passi del calcio italiano: i tempi degli sponsor milionari e degli ingaggi faraonici sono ancora ben lontani e ci si deve affidare alle sottoscrizioni dei singoli giocatori. La fase di qualificazione alla finale si disputa a Torino e vede prevalere ancora il F. C. Internazionale. Il Genoa deve battere il Liguria di Sampierdarena per avere diritto a disputare la finale. 

Il 27 marzo i rossoblù vincono, anche se i giornali non citano il risultato.Nello stadio di Ponte Carrega il 16 aprile si disputa la finale. Il Genoa, dopo essere passato in svantaggio, vince per 3-1. Le cronache dell’epoca non ci permettono di individuare con sicurezza i nomi dei marcatori, si sa però che alla partita assistettero circa 150 spettatori, che pagarono il biglietto di ingresso una lira, e la stessa cifra per noleggiare una sedia.

1900 - IL TERZO SCUDETTO

La formazione:

Spensley, Rossi, Ghigliotti, Pasteur I, Pasteur II, Passadoro, Boccciardo, Hemman, Dapples, Agar, Fawcus.

 

genoa terzo scudetto 1900 challange cup coppa duca degli abruzziIl terzo scudetto porta la firma di Paolo Rossi. Non è il Pablito del Mundial 82 di Spagna ma un difensore del Grifone, ed anche il dirigente che, nel gennaio 1901, avanzò la proposta, approvata dall’assemblea, di istituire il rosso ed il blu come i colori sociali del Genoa. 

La concorrenza per questo titolo è più agguerrita, sono nel frattempo nate Juventus e Milan (che però verranno sconfitte dal F.C. Torinese che sarà la finalista) ed al Genoa tocca difendere il titolo nel capoluogo piemontese, sottostando al diktat della Federazione (che aveva sede proprio a Torino). 

Dopo aver battuto la Sampierdarenese con un rotondo 7-0, nella finale la squadra di Spensley trionfa per la terza volta consecutiva, con il punteggio di 3-1. 

Il terzo titolo vale anche la conquista definitiva della Coppa Duca degli Abruzzi, il trofeo consegnato a chi vinceva il campionato di calcio e che dava diritto alla squadra che l’avesse vinto per tre volte di conservarlo.

1902 - IL QUARTO SCUDETTO

La formazione:

Spensley, Rossi, Ghigliotti, Pasteur I, Senft, Passadoro, Agar, Salvadè, Dapples, Cartier, Pasteur II.

 

genoa scudetto 1902Nel 1901 il Genoa perde nella finale contro il Milan, ma i rossoblù si vendicano l’anno successivo. Questa volta il Genoa, non essendo detentore del titolo, deve affrontare la fase eliminatoria nel girone ligure-lombardo. 

I primi avversari sono i “cugini” dell’Andrea Doria: nel primo vero derby (Sampierdarena infatti è ancora fuori dal Comune di Genova) cittadino il Genoa prevale con un netto 3-1. Sconfitto anche il Mediolanum per 2-0, affronta in semifinale il F.C. Torinese, dove servono i tempi supplementari per stabilire l’avversario dei campioni d’Italia. Sarà il Genoa a vincere con il punteggio di 4-3. 

Essendo indisponibile il campo Trotter, dove giocava il Milan, la finale viene disputata al Ponte Carrega, dove il Genoa vince 2-0 e, fugando le malelingue sul proverbiale “braccino corto” genovese, offre una lauta cena agli avversari ed un rimborso spese di 15 lire ciascuno.

1903 - IL QUINTO SCUDETTO

La formazione:

Spensley, Rossi, Ghigliotti, Pateur I, Senft, Cartier, Agar, Foffani, Dapples, Montaldi, Pasteur II.

 

genoa scudetto 1903Il quinto campionato arriva nel 1903, con la vittoria contro la Juventus. 

Anche questa volta la Federazione cerca il modo di fare disputare la finale a Torino ma il Genoa è irremovibile e si giocherà a Genova. 

Il punteggio è un rotondo e netto 3-0, con reti di Agar, Dapples ed un’autorete di un giocatore juventino. 

In sei campionati il Genoa ha già conquistato cinque titoli, confermandosi dominatore assoluto del calcio italiano.

1904 - IL SESTO SCUDETTO

La formazione:

Spensley, Bugnion, Rossi, Schoeller, Senft, Pasteur I, Salvadè, Goetziof, Agar, Pasteur II, Pellerani.

 

genoa scudetto 1904 coppa fawcusNel 1904 ecco il secondo tris per il Grifone. È l’ultimo anno in cui la formula prevede per la squadra campione in carica di disputare la sola finale per confermare il titolo. 

Il 27 marzo, sul campo Ponte Carrega, arriva di nuovo la Juventus, che ha superato il F.C. Torinese ed il Milan. I

l Genoa vince per 1-0 con gol di Bugnion ed oltre allo scudetto conquista definitivamente la Coppa Fawcus, trofeo che la federazione assegnava alla squadra vincitrice del campionato. Come per la Coppa Duca degli Abruzzi, già archiviata in bacheca, anche questo trofeo viene definitivamente assegnato a chi conquista il titolo per tre volte.

1914/15 - IL SETTIMO SCUDETTO

La formazione:

Rolla, Casanova, De Vecchi, Barabino, Sardi, Magni, Bergamino, Benvenuto, Berardo, Santamaria, Mariani.

 

genoa scudetto 1914/15Per tornare a vedere il Genoa vincere un campionato bisogna aspettare dieci anni. Nel frattempo la formula è cambiata e la massima serie è divisa in due gironi, settentrionale e meridionale. 

Con l’arrivo di mister Garbutt la squadra è migliorata e grazie alla sua sapiente guida tecnica passeggia nel girone, rifilando un 3-0 e 4-0 all’Andrea Doria e vincendo entrambe le sfide con la Juventus. 

Nel girone finale prima di accedere alla poule scudetto, il Genoa si mette subito tutte le avversarie alle spalle, con tre vittorie in cinque partite. In quel momento, però, l’Italia entra nella Prima guerra mondiale ed il campionato viene sospeso. 

La Federazione inizialmente non assegna lo scudetto ma, in virtù del vantaggio del Grifone sulle rivali, dopo non poco tempo, non può che sancire quello che stava diventando inevitabile: il Genoa era saldamente avviato verso la conquista del titolo e così gli viene assegnato lo scudetto numero sette.

1922/23 - L'OTTAVO SCUDETTO

La formazione:

De Prà, Moruzzi, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Leale, Neri, Sardi, Catto, Santamaria, Mariani.

 

genoa scudetto 1922/23Il 1922/23 è un’annata da record per il Genoa ed i giocatori della squadra campione d’Italia avranno l’appellativo di “invincibili”. 

In quel campionato, infatti, il Genoa non perde nessuna partita, grazie soprattutto alle reti di Santamaria e Catto. 

La squadra conquista 17 vittorie e 5 pareggi nel girone settentrionale e nelle finali strapazza la Lazio con il punteggio di 4-1 e 2-0. 

Un’immensa soddisfazione per i genoani, con protagonisti De Prà, Barbieri, De Vecchi, Burlando, Leale, Sardi, Catto e Santamaria, entrati a pieno diritto nella storia del Grifone.

1923/24 - IL NONO SCUDETTO

La formazione:

De Prà, Bellini, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Leale, Neri, Sardi, Catto, Santamaria, Bergamino.

 

genoa scudetto 1923-24Dopo l’irresistibile stagione del 1922/23, l’anno dopo il Genoa concede il bis e conquista il nono scudetto. 

L’11 novembre arriva la prima sconfitta dopo praticamente un anno e mezzo di imbattibilità in campionato, ad opera del Livorno. Il Girone A della Lega Nord viene conquistato senza problemi e ben 56 reti segnate. 

Nella semifinale scudetto l’avversario è il Bologna: all’andata finisce 1-0 per il Genoa ed al ritorno, sul punteggio di 1-1, la partita viene sospesa a causa di incidenti tra il pubblico. La vittoria di quell’incontro viene assegnata a tavolino al Grifone, che si trova in finale contro il Savoia. 

La gara di andata finisce 3-1 con gol di Catto, Sardi e Santamaria, mentre al ritorno il Genoa si accontenta del pareggio per 1-1, che sancisce così il nono scudetto della formazione rossoblù.